Questo spazio è stato creato per essere punto di incontro e ritrovo della gran comunità pederobbesi e di suoi discendenti sparsi nel mondo. Come pederobbesi sono tutti gli oriundi del comune di Pederobba, inccluso quelli delle frazioni Onigo, Covolo, Curogna e Levada. Comenti, storie e elenco di cognomi pederobbesi sono bene ricevuti. Le sezioni sono state create con base nei paesi ove vivono o sono nati i pederobbesi. Solicitazione per i comenti nello indirizzo luizcpiazzetta@gmail.com
19 luglio 2013
Concerto "BLOB" Banda Musicale di Pederobba
Il 13 luglio 2013 nella Palestra Comunale Onigo di Pederobba, foto del Concerto Blob della Banda Musicale di Pederobba.
Fonte Banda Musicale di Pederobba
Foto: Banda Musicale di Pederobba
08 luglio 2013
Comune di Pederobba Dati Storici e Geografia
Pederobba (Pederoba in veneto) è un comune italiano di 7.352 abitanti della provincia di Treviso, in Veneto. Si tratta di un comune sparso in quanto sede comunale è la frazione Onigo, pur esistendo una frazione omonima al comune.
Pederobba sorge su un'area ritenuta strategica sin dall'epoca antica: sulla riva destra del Piave e ai piedi delle prealpi Bellunesi, mette in comunicazione l'area montana (Feltrino) con la pianura attraverso la SR 348 "Feltrina".
Geografia fisica
Gli abitati di Pederobba e Curogna si dispongono all'inizio della Valcavasia, su un'area pianeggiate compresa tra i colli Asolani e leprealpi Bellunesi. Onigo, Levada e Covolo si trovano più a sud, su un pianoro che si apre verso Cornuda e Crocetta.
L'altitudine massima è di 780 m s.l.m. e si ravvisa in corrispondenza del Monfenera, estremità orientale del gruppo del Grappa e limite settentrionale del comune. La minima è di 134 m e corrisponde al letto del Piave presso la zona di Covolo.
Oltre al Piave, i corsi d'acqua degni di nota sono il Curogna, che scende dalle prealpi, e la Brentella, canale artificiale realizzato sotto la Serenissima che, prelevando le acque dal Piave, contribuisce ad irrigare la pianura sottostante, altrimenti arida e sterile.
Storia
Le testimonianze più antiche del passato di Pederobba sono rappresentate da vari reperti di età romana. Lo stesso toponimo deriverebbe dal latino petra rubla, in riferimento alla caratteristica pietra rossa della località.
Si ritiene che allora questa fosse una zona di transito, visto il passaggio della via Claudia Augusta Altinate, forse coincidente con l'attuale Feltrina, e la posizione a ridosso del Piave.
Tale caratteristica fu mantenuta anche in epoca successiva: la presenza di numerosi luoghi di culto affacciati alla strada fa pensare al passaggio di pellegrini. Attorno al 1000 furono istituite le pievi di Pederobba e Onigo, mentre sarebbero più antiche le chiese di Levada e Curogna, entrambe intitolate a San Martino, venerato particolarmente dai Longobardi.
La zona fu legata a lungo agli Onigo, feudatari che risiedevano in un castello presso l'omonima frazione, di cui ancora resta qualche rovina. La zona fu sconvolta così nelle lotte che, durante il XIII secolo, contrapposero a questi gli Ezzelini.
Passata alla Serenissima, si ebbe una certa ripresa economica, con la costruzione di mulini e opifici. Pederobba divenne tra l'altro sede di uno dei più importanti mercati di biade del Cinquecento.
A Venezia successero poi i domini Napoleonico e Austriaco. L'amministrazione imperiale tentò di dare impulso all'agricoltura locale. Tuttavia tra la popolazione rimasero diffuse fame e povertà e molti furono costretti ad emigrare.
Passata al Regno d'Italia, Pederobba fu devastata durante la grande guerra in quanto, dopo la rotta di Caporetto, si ritrovò in corrispondenza del fronte del Piave e in prossimità di Grappa e Montello. Testimonianza ne sono i vari monumenti sorti nel territorio, tra i quali spicca l'ossario francese.
La ripresa del secondo dopoguerra ha reso oggi Pederobba uno dei principali centri artigianali e industriali della pedemontana del Grappa[2][3].
Monumenti e luoghi d'interesse
Cimitero militare francese
Le parti sono ricoperte di lapidi in bronzo con incisi i nomi dei caduti e alcune di queste sono ignote in quanto non fu possibile identificare il milite. Il testo venne proposto dal maresciallo Philippe Pétain. Ricorda la fratellanza militare italo-francese. Il Cimitero Militare Francese di Pederobba fu inaugurato contemporaneamente a quello italiano di Bligny, dove riposano circa 3453 soldati italiani caduti in Francia. A Pederobba furono raccolti i resti mortali di 1000 soldati francesi che prima erano stati sepolti in diversi piccoli cimiteri di guerra. Appartenevano alla 37ª divisione; questa il 30 dicembre 1917 aveva riconquistato il Monte Tomba durante la Grande Guerra.
Villa Conti d'Onigo
Costruita tra il 600 e il 700, un tempo residenzia di campagna dei conti; nel parco retrostante la villa si trova la tomba di Teodolinda d'Onigo. All'interno della villa si trova la sede degli Alpini di Pederobba e la cooperativa "vita e lavoro".
Pederobba sorge su un'area ritenuta strategica sin dall'epoca antica: sulla riva destra del Piave e ai piedi delle prealpi Bellunesi, mette in comunicazione l'area montana (Feltrino) con la pianura attraverso la SR 348 "Feltrina".
Geografia fisica
Gli abitati di Pederobba e Curogna si dispongono all'inizio della Valcavasia, su un'area pianeggiate compresa tra i colli Asolani e leprealpi Bellunesi. Onigo, Levada e Covolo si trovano più a sud, su un pianoro che si apre verso Cornuda e Crocetta.
L'altitudine massima è di 780 m s.l.m. e si ravvisa in corrispondenza del Monfenera, estremità orientale del gruppo del Grappa e limite settentrionale del comune. La minima è di 134 m e corrisponde al letto del Piave presso la zona di Covolo.
Oltre al Piave, i corsi d'acqua degni di nota sono il Curogna, che scende dalle prealpi, e la Brentella, canale artificiale realizzato sotto la Serenissima che, prelevando le acque dal Piave, contribuisce ad irrigare la pianura sottostante, altrimenti arida e sterile.
Storia
Le testimonianze più antiche del passato di Pederobba sono rappresentate da vari reperti di età romana. Lo stesso toponimo deriverebbe dal latino petra rubla, in riferimento alla caratteristica pietra rossa della località.
Si ritiene che allora questa fosse una zona di transito, visto il passaggio della via Claudia Augusta Altinate, forse coincidente con l'attuale Feltrina, e la posizione a ridosso del Piave.
Tale caratteristica fu mantenuta anche in epoca successiva: la presenza di numerosi luoghi di culto affacciati alla strada fa pensare al passaggio di pellegrini. Attorno al 1000 furono istituite le pievi di Pederobba e Onigo, mentre sarebbero più antiche le chiese di Levada e Curogna, entrambe intitolate a San Martino, venerato particolarmente dai Longobardi.
La zona fu legata a lungo agli Onigo, feudatari che risiedevano in un castello presso l'omonima frazione, di cui ancora resta qualche rovina. La zona fu sconvolta così nelle lotte che, durante il XIII secolo, contrapposero a questi gli Ezzelini.
Passata alla Serenissima, si ebbe una certa ripresa economica, con la costruzione di mulini e opifici. Pederobba divenne tra l'altro sede di uno dei più importanti mercati di biade del Cinquecento.
A Venezia successero poi i domini Napoleonico e Austriaco. L'amministrazione imperiale tentò di dare impulso all'agricoltura locale. Tuttavia tra la popolazione rimasero diffuse fame e povertà e molti furono costretti ad emigrare.
Passata al Regno d'Italia, Pederobba fu devastata durante la grande guerra in quanto, dopo la rotta di Caporetto, si ritrovò in corrispondenza del fronte del Piave e in prossimità di Grappa e Montello. Testimonianza ne sono i vari monumenti sorti nel territorio, tra i quali spicca l'ossario francese.
La ripresa del secondo dopoguerra ha reso oggi Pederobba uno dei principali centri artigianali e industriali della pedemontana del Grappa[2][3].
Monumenti e luoghi d'interesse
Cimitero militare francese
Le parti sono ricoperte di lapidi in bronzo con incisi i nomi dei caduti e alcune di queste sono ignote in quanto non fu possibile identificare il milite. Il testo venne proposto dal maresciallo Philippe Pétain. Ricorda la fratellanza militare italo-francese. Il Cimitero Militare Francese di Pederobba fu inaugurato contemporaneamente a quello italiano di Bligny, dove riposano circa 3453 soldati italiani caduti in Francia. A Pederobba furono raccolti i resti mortali di 1000 soldati francesi che prima erano stati sepolti in diversi piccoli cimiteri di guerra. Appartenevano alla 37ª divisione; questa il 30 dicembre 1917 aveva riconquistato il Monte Tomba durante la Grande Guerra.
Villa Conti d'Onigo
Costruita tra il 600 e il 700, un tempo residenzia di campagna dei conti; nel parco retrostante la villa si trova la tomba di Teodolinda d'Onigo. All'interno della villa si trova la sede degli Alpini di Pederobba e la cooperativa "vita e lavoro".
06 luglio 2013
Amministrazione comunale di Pederobba consegna Targa a "Toni Trota"
Ieri sera l'amministrazione comunale di Pederobba, ha consegnato una targa al mitico "Toni Trota" con la seguente motivazione: "Grazie al Suo spirito d'osservazione, al Suo senso civico e al Suo tempismo ha evitato il deragliamento del treno, segnalando la frana sui binari di Pederobba il 7 maggio 2013 garantendo l'incolumità dei viaggiatori nella tratta Padova-Calalzo (Belluno)."
Con riconoscenza e stima il Sindaco Raffaele Baratto
05 luglio 2013
I Incontro Festivo della Pederobbesi nel Mondo sezione Australia
REUNIONE
PEDEROBBESI 9th June 2013 Fraternity Club Fairy Meadow
New South
Wales Australia
“A
celebration to our grandparents and parents”
And now a
few words in Italian
Cari amici e
paesani Pederobbesi, a nome dell nostro gruppo (Mirella Cunial, Lina Mazzieri,
Luigi Suman, mio cugino Beniamino Bresolin
e mia sorella Diana, mi piacerebbe accogliervi al Fraternity club questa
domenica a unirsi a onorare e celebrare i nostri genitori e in alcuni casi i
nostri nonni. Loro hanno avuto il coraggio di viaggiare lontano dal nostro bell
paese di Pederobba e quindi rendere questa casa di campagna, alcuni di loro
ritornò a Pederobba e non hanno mai fatto il viaggio di ritorno in Australia,
altri hanno provato a stabilirsi nel loro paese di nascita, ma ancora questa
terra li qui ha disegnato per garantire che i loro figli e nipoti forse
avrebbero avuto un futuro migliore. Ai nostri genitori qui oggi vogliamo darvi
un ringrazio dal profondo del nostro cuore, a coloro che non sono più qui con
noi i vostri pensieri sono sempre nelle nostre preghiere e ci manchi ogni
giorno.
In quei primi
annii questa terra non era molto ospitale per gli stranieri, ma i nostri
genitori lavoravano duro e sempre per la cosa che era più importante, la
famiglia. Siamo sempre stati ben nutriti, vestiti e mai senza il neccessario
(be Qualche volta). Abiamo ovutto l’oportunita di andare a scuola e, finire i
studi e abbiamo avuto l'opportunità di
ottenere un buon lavoro o andare all'Università.
Non terrò questa
introduzione molto lunga, ma vorrei anche ringraziare tutti coloro che fecero
il lungo viaggio per essere qui oggi, le lunghe distanze non sembrano un
preoccupo pei noi in questa terra. Mi ricordo quando mio Zio Mino è venuto in
Australia alcuni anni fa e ho preso un paio di “sickies” in modo che noi
potremmo portar’lo a trovare mia Zia Maria a Griffith. Abbiamo lasciato la
mattina presto e quando siamo arrivati a
Marulan, ha detto "Siamo quasi a casa di mia sorelle " e ho risposto:
' non cie lontano d’andare Zio "molto al mio divertimento continuava a
chiedermi" ma dove abita mia sorella? "
Su questo nostro primo incontro si
riuniscono consente di ricordare a noi stessi che abbiamo creato un legame
molto unico provenienti dal Comune di Pederobba, se siamo da “Piazzetta”, “Sant
Antonio”, “Riva longa”, “Monfenera”, “Costa Alta or Costa Bassa”, e “Via Visna” non fa alcuna
differenza, questi sono le radicche da dove
viene il nostro spirito e noi dobbiamo sforzarci di mantenere questo
legame comunitario per la prossima
generazione di Pederobessi. Se si potrebbe anche dare un ringraziamento speciale a
Ben & Alisson che hanno donato il meraviglioso Banner con il fondo del
nostro paese di Pederobba e a mia sorella Diana
e Cognato Alcide, che hanno
donato la bandiera Pederobbese. Si prega di godere il pranzo, avremo anche
musica e foto del nostro Paese e
dei nostri comunitari per il vostro divertimento.
Grazie molto.
Gabriele Bresolin
PEDEROBBESI
nel MONDO
AUSTRALIA
Wollongong
Reunion
9th June 2013
Fraternity Club Fairy Meadow
Fraternity Club Fairy Meadow NSW
Australia
AGENDA
Time: ITEM
12.00 Guests
enter and get table allocations – mingle
12.30 Official
Welcome of guests- all upstanding for the
National Anthem of Australia and Italy
12.34 Grace
“O Lord, we thank you for the gifts of your
bounty which we enjoy at these tables today. As you have provided for us in the
past, so may you sustain us throughout our lives. While we enjoy your gifts,
may we always remember those family members that are no longer with us.
Through Christ Our Lord -
Amen”.
12.35 Antipasto
served at the tables
12.40 Main
speech in English and Pederobbese , letters of apology and a mention of first
family who paved the way for our parents to feel welcome in this land.
12.45 Official
unveiling of Banner and Coat of Arms
12.50 Photo
Display by Lou Suman and Music to continue throughout the meals
1.00
Main buffet served – Table numbers to be drawn for service at Buffet.
3.00 Coffee
served
3.30 Group
and Family Photos for “Pederobbesi nel
Mondo” Web Page and “La Fiamma”
4.00 Call
for any suggestions for future reunions.
Thank you to
all who attended, please keep in touch and ensure that the Pederobbesi Spirit
stays alive
Record
names and signatures of Pederobbesi at your table
Print
Name
|
Signature
|
Iscriviti a:
Post (Atom)